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AMPHIPRION PERCULA PICASSO
Amphiprion Percula
Amphiprion ocellaris Cuvier, 1830 è un pesce marino appartenente alla famiglia Pomacentridae, conosciuto con il nome di pesce pagliaccio occidentale, o pesce pagliaccio ocellato. Si tratta probabilmente di uno dei pesci più conosciuti al mondo, grazie al film d’animazione Alla ricerca di Nemo che lo ritrae come protagonista.
Distribuzione e habitat
Diffuso nell’Oceano Indiano orientale e nell’Oceano Pacifico occidentale, a nord raggiunge le coste indocinesi e l’isola di Taiwan ed arriva fino al nord dell’Australia. È presente anche in Malaysia, Indonesia e Filippine.
Frequenta le acque calme delle barriere coralline ed è particolarmente frequente nelle lagune degli atolli.
Descrizione
Esemplari di pesce pagliaccio (Amphiprion ocellaris) in un anemone di mare (Heteractis magnifica)
Molto simile ad Amphiprion percula da cui si distingue a malapena in base al numero dei raggi delle pinne e per la colorazione leggermente meno vivace.
Biologia
Come tutti gli Amphiprioninae (quindi tutti i pesci pagliaccio), vive in simbiosi mutualistica con anemoni di mare al cui veleno è immune.
Acquariofilia
Comune ospite degli acquari marini e vi si può riprodurre. Si tratta di una delle poche specie di pesci da acquario marino in commercio riprodotto artificialmente in grandi quantità.
Il pesce pagliaccio occidentale ha bisogno di valori dell’acqua ben precisi:
– Temperatura: 26° / 30 °C;
– Densità: 1018 / 1022;
– pH: 8,4.
Relativamente difficile da ambientare in quanto inizialmente, senza la protezione di un anemone, è molto pauroso; ma una volta ben acclimatato è onnivoro, predilige mangime surgelato, artemie o chironomus e mysis, oppure liofilizzato o secco in granuli di piccolo diametro.
Necessita di una vasca piccola, in quanto non è un grande nuotatore e preferisce restare, anche in natura come in acquario, nelle vicinanze del suo territorio, spesso incentrato su una attinia, con cui instaura un rapporto di simbiosi; comunque in acquario vive anche senza una attinia, ma sempre meglio tenerlo con essa: la simbiosi sta nel DNA del pesce pagliaccio, in assenza del suo anemone si associa a coralli molli, ma farlo stare senza il proprio anemone spesso non è molto corretto.